Betta, senza frettaBetta, senza frettaBetta, senza frettaBetta, senza frettaBetta, senza fretta

Gruppo dei Senza Fretta

   

  
1°gennaio 2006
RICOMINCIAMO... DA DUE

La "chiusura con nota da leggere" ed un parziale abbandono del sito sono stati i sintomi più evidenti di uno stato di malessere che finalmente ho focalizzato: l'attenzione concentrata solo sulle regole e non sulla loro ragion d'essere è stata fuorviante. Mea culpa. Mea maxima culpa.
    
Fabrizio di Roma vuole soste più brevi e più (o solo) appuntamenti autogestiti, Fulvio di Milano non ritiene valga la pena di andare alle Gran Fondo che sono sempre più corse, Carlo di Verona dice di aspettarci soltanto fra noi, ecc... 
Altri son convinti che "senza fretta", relativamente all'appartenenza al Gruppo, significhi solo andar piano. Dell'andar piano ognuno ha una propria personale valutazione, che cambia anche in funzione del proprio stato di allenamento.  
In breve, le chiacchiere e gli scambi di opinioni che si sono variamente intrecciati, anche all'ultima X Colli, hanno evidenziato che ognuno attribuisce al Gruppo un'identità diversa, perciò non rimane che... smontare e rimontare tutto daccapo (così diceva mio padre, quando faceva il meccanico).

   
Da oggi, 1° gennaio 2006, TUTTE le precedenti adesioni al Gruppo sono ANNULLATE.
   
Chi vorrà aderire nuovamente al Gruppo dei Senza Fretta, potrà farlo dichiarando di aver compreso, di condividere e di impegnarsi a realizzare l'idea originale che è e rimane quella di:
AGGREGARSI per partecipare alle PROVE DI FONDO utilizzando TUTTO il TEMPO MASSIMO a disposizione (link www.senzafretta.org\gruppo\idea.htm).
  
Ciò significa che in molti casi si va relativamente piano, in altri occorre maggior impegno. Inoltre, a fronte di partenze lente per rimanere possibilmente insieme con chi fa i percorsi più brevi, bisogna poi aumentare il ritmo per concludere entro il tempo massimo i percorsi più lunghi.
Le tre regole di:
1. pedalare in modo non competitivo
2. aiutare chi è in difficoltà
3. aspettare chi rimane indietro
sono semplicemente il minimo comun denominatore necessario per creare aggregazione e... rimanere aggregati fino in fondo.
   
Probabilmente è una grande utopia.
Sicuramente richiede grande convinzione, capacità e disponibilità, perchè:
1. c'è chi può assentarsi dalla famiglia solo per poche ore;
2. c'è chi ha i muscoli che se si raffreddano non funzionano più;
3. c'è chi ha una sella (o un fondoschiena) che non gli consente di stare molte ore in bici;
4. c'è chi non riesce ad allenarsi neppure al livello minimo indispensabile per
    pedalare in modo sportivo;
5. c'è chi preferisce il proprio personale successo (foss'anche quello di arrivare ultimo) al
    successo collettivo di avercela fatta a concludere la prova;
6. c'è chi, pur avendo un'andatura già relativamente lenta, non vuol rallentare ancor di più per
    aspettare altri ancora più lenti;
7. c'è chi, pur andando piano, ha tanta paura di non farcela che ha bisogno di vedere il traguardo 
    prima possibile.
Ebbene, tutti questi NON possono aderire al Gruppo dei Senza Fretta, ma possono solamente aggregarsi quando decidono di "superare" i propri impedimenti o di "modificare" le proprie preferenze.
   
Si tratta perciò di ricostituire un nucleo "concorde" di aderenti al Gruppo, quale punto di riferimento e di promozione alla peculiare aggregazione che il Gruppo persegue.
Agli aderenti al Gruppo è perciò richiesto di fare qualcosa di più del solo ritrovarsi alle granfondo. Prima di tutto di fare il calendario degli appuntamenti 2006, poi tenere i contatti con gli organizzatori, con la stampa, poi ancora diffondere l'idea fra i ciclisti simpatizzanti potenzialmente aggregabili, ecc...
   
Son convinto che Paolo di Brescia (organizzatore della X colli 2005) vorrà continuare a darsi da fare e comunicherà la propria adesione, perciò (me compreso)... ricominciamo da due!

Il Coordinatore    
        

  

Dichiaro di aver letto e compreso la nota precedente, perciò entro

   

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