Gran Fondo del Cònero 2002
Presentazione dei percorsi
(aggiornata al 12/01/2002)

La Gran Fondo del Conero edizione 2002 cambia le sede di partenza: non più Marcelli di Numana, ma partenza direttamente da Loreto, dalla suggestiva Piazza della Madonna, antistante la Basilica. Iniziare la stagione ciclistica sotto la protezione della Madonna può far solo bene e comunque sicuramente non fa male.

Il percorso che è lungo 135 km. e sviluppa un dislivello di circa 1400 m. è stato solo in parte modificato. Infatti, mentre si affronterà "a freddo" la classica rampa di Montereale e si salirà fino a Recanati, al Colle dell'Infinito leopardiano, non si andrà più a Cingoli. Anzichè una lunga salita il menù del giorno prevede un bel susseguirsi di salite più brevi e più pedalabili: Appignano, Filottrano e S.Maria Nuova. Da qui si procederà lungo il crinale fra le valli dell'Esino e del Musone. Saliscendendo saliscendendo si oltrepasserà Collina, Monti e Rustico. Se la giornata sarà limpida lo sguardo potrà spaziare dai monti al mare e, nell'incertezza se guardare a destra o a sinistra, meglio fermarsi un attimo ed ammirare ambo i lati.

Discesa veloce lungo la vallata dell'Aspio, localmente detta "il vallone" e risalita fino alla rotatoria di Osimo con un bello strappetto al 13%. Si ritornerà così sul percorso delle passate edizioni per affrontare la parte decisamente più impegnativa: il terribile Muro di Camerano (un 18% evitato come la peste dai ciclisti locali), la salita dell'Arco degli Angeli (si dice denominato così per le visioni mistiche che si hanno quando si è prossimi a "schiattare"), le rampe di Varano sino alla Panoramica del Conero. In prossimità dell'incrocio per Portonovo, bisognerebbe attraversare la strada ed andare a vedere dall'alto il mare più bello del Conero e questa suggestiva località balneare.

La Panoramica del Conero raggiunge il punto più alto al temine della salita del Poggio. Quando sarete qui capirete perchè si chiama panoramica e quale stupenda macchia mediterranea si estende lungo le pendici del Monte. Purtroppo c'è solo una strada che sale in vetta, 3 km. al 10-11%, e per questo motivo non potrà mai essere inclusa nella Granfondo.

Ora si punta decisamente verso il mare e dagli ampi curvoni della successiva discesa si potranno ammirare le più belle viste sulla Riviera del Conero ed i suoi paesi più caratteristici: Sirolo e Numana. Al bivio semaforizzato si gira a destra e, dopo un paio di dossi, ci si lancia sulla breve ma veloce discesa del Coppo. Ci si immette sulla SS.16 in direzione Pescara e con un bel tratto semipianeggiante si raggiunge il bivio del Cityper dove avviene la ricongiunzione con il percorso corto. Dopo qualche chilometro, oltrepassato l'accesso alla Scala Santa (il percorso pedonale che dalla stazione di Loreto porta i pellegrini fino alle mura della città) inizia l'ultima ascesa. Attenzione alla stretta deviazione a destra posta proprio all'uscita dal secondo curvone ed all'immediato cambio di direzione a sinistra per immettersi sulla ripida rampa finale. Son circa 400 mt. e proprio sotto lo striscione d'arrivo raggiunge la pendenza massima del 13%. Un ultimo sforzo ed è fatta!

Previsto, ovviamente, anche un percorso ridotto, lungo 75 km e con dislivello inferiore a 500 m., molto più agevole del corto delle passate edizioni. La separazione dal lungo avverrà al 45'mo chilometro, prima della salita di Filottrano. Da qui il percorso sarebbe praticamente pianeggiante fin quasi all'arrivo se non ci fossero un paio di dossi giusto quanto basta per un po' di fuorisella. Attraversate le località di Passatempo e Padiglione si passerà proprio davanti al Santuario di Campocavallo, un interessante esempio di architettura religiosa tutta in mattoni a vista. Meriterebbe la visita! Proseguendo lungo la vallata del Musone si avvisterà subito l'inconfondibile silouette della Basilica di Loreto. Pochi chilometri dopo, al bivio del Cityper, quando ormai mancano solo 4 km. all'arrivo, il percorso si ricongiunge al lungo per un finale da non sottovalutare. Gli ultimi metri potrebbero rimanervi in gola! 

   

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