GRAN FONDO DEL CONERO

Marcelli di Numana (AN), 25 marzo 2001

La Gran Fondo del Conero, giusto per smentire la mia definizione di granfondo mare/monti, quest'anno non arriverà fin su a Cingoli, ma questo non vuol dire ci sarà meno salita, anzi...

Infatti il percorso ha subito diversi ritocchi. Il più gradito, per entrambi i percorsi, è sicuramente l'eliminazione del passaggio per la collinetta di Montorso. In pratica, dopo il superamento del cavalcaferrovia, si proseguirà dritti fino all'innesto con la S.S.16, dove si girerà bruscamente a destra. Neppure un chilometro e si lascerà la statale imboccando la rampa del cavalcavia che l'attraversa in direzione di Loreto.

La salita verso Loreto, la rampa di Montereale, la velocissima discesa degli Archi, il passaggio per il Colle dell'Infinito di Recanati e il 1° ristoro a Sambucheto non sono cambiati e sono ben descritti nella presentazione del percorso dello scorso anno. Anche quest'anno la separazione fra i due percorsi avverrà in corrispondenza di questo ristoro ed il percorso corto proseguirà senza altre modifiche.

Altimetria percorso corto km.74

Diversamente, il percorso lungo, anzichè deviare per Chiesanuova subito dopo Villa Potenza, proseguirà dritto lungo un falsopiano (generalmente con vento contrario) fino a Passo di Treia. Una precisazione. I "passi" marchigiani non sono passi dolomitici. Questo è ovvio, meno ovvio è che molti si trovano sul fondovalle ad indicare il punto di "passaggio" da una collina ad un'altra. Così dal Passo di Treia, dopo aver voltato a destra, si dovrà svalicare la collina di Treia e scendere su Chiesanuova. Si svolterà a sinistra e si ritornerà sullo stesso percorso dell'edizione precedente. Falsopiano e salita fin dopo Grottaccia, poi bellissima e breve discesa fino al 2° ristoro. Ripartenza con una breve salita fino all'abitato di Troviggiano, giù di nuovo in discesa e di nuovo su, ma al curvone prima della località San Valentino altro ritocco del percorso.

Altimetria percorso km.131

Si cambierà strada andando a destra verso Torrone. Ci sarà un bel tratto un po' ondulato ma complessivamente scorrevole e, sembra, anche un 3° ristoro (!). Se ci sarà, puntate più sul bere che sul mangiare, perchè poco dopo si girerà a sinistra e la rampa di S.Ignazio sarà lì pronta ad assestarci un bel pugno sullo stomaco. Salendo più agevolmente e con qualche ondulazione si arriverà a Filottrano. Una ripida rampa in discesa ci porterà sulla rotonda dove i cartelli ci indirizzeranno verso Osimo. 

Planimetria GF del Conero 2001

Altre ondulazioni ed oltrepassata la località Montoro potremo gustarci una bella discesa. Lanciatissimi e col vento a favore si piomberà sul bivio dove i percorsi si ricongiungono. Si presuppone che sarà ben presidiato, sia perchè molto pericoloso sia perchè qui ci sarà un altro ristoro (l'ultimo per entrambi i percorsi). Il consiglio, soprattutto per chi farà il percorso lungo, è di prendere anche qualcosa da portarsi appresso. Il passaggio per Osimo non ha subìto ritocchi per cui si dovrà affrontare la breve rampa al 13% del Padiglione e poi scendere allegramente, ma facendo attenzione ad eventuali semafori scoperti, fino ad oltrepassare la S.S.16 in prossimità di Osimo Stazione. All'innesto con la Direttissima del Conero i percorsi si separeranno nuovamente: a sinistra il lungo, a destra il corto.

Ed ora, pronti per il piatto forte del giorno. Il ritocco di percorso, escogitato con "malizia" dall'organizzatore,  ci porterà dopo un paio di chilometri ai piedi della bestia nera della giornata. Si girerà a destra e si inizierà la dura ascesa verso Camerano. Sarà veramente dura. Quasi un chilometro fra il 15 ed il 18%.  Sarà però consolante pensare che arrivati in cima ci aspetta una discesa mozzafiato di pari valori, ma poi si dovrà risalire con un ampio e lunghissimo curvone fino all'Arco degli Angeli. Qui, bontà dell'organizzatore, il percorso cambia in meglio e si devia subito, girando a destra, verso Varano. Quindi, non si dovrà affrontare la "mazzata di Monteacuto", ma un più agevole toboga fino a raggiungere la Panoramica del Conero. Da qui il percorso ricalca fedelmente quello della passata edizione. Un consiglio è d'obbligo. In prossimità dell'incrocio di Portonovo, chi non è coinvolto nella mischia agonistica, dovrebbe "perdere" qualche minuto, attraversare la strada e gustarsi la vista dall'alto di questa caratteristica località della Riviera del Conero. Qualche istante di riposo, anche per recuperare le forze, prima di affrontare la salita del Poggio (scorrevole se non si è troppo esagerato prima). A seguire una lunga discesa con ampi curvoni fino alla circonvallazione di Sirolo, dove (al semaforo) i percorsi si ricongiungono di nuovo. Si scende ancora e poi si affrontano i "tornanti del Taunus", l'ultimo strappo in salita, prima di ridiscendere verso il mare ed accorgersi di essere... già arrivati.

Il coordinatore      


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