Questo il commento di Cicloturismo

    Cari amici,
    ok per la segnalazione all'Udace riguardo ai tempi massimi, anche se criticare l'ente in toto ci sembra fuori luogo. Ma per il resto? Al traguardo, dove siete arrivati dignitosi ultimissimi, avete trovato pasta calda (doppia dose, come scrivete), diploma, classifica e accoglienza cordiale. Di che cosa vi volete lamentare?

 
	e questa l'immediata replica inviata il 5/5/2000

       Gentile Redazione di Cicloturismo, la Voce dei Lettori,
ho letto con una certa perplessità il Vs. commento alla precedente mia lettera, pubblicata nel numero di maggio (per la qual cosa Vi ringrazio nonostante i "tagli redazionali") e spero che mi si conceda una breve replica.

        Innanzi tutto, nella mia lettera nessuna lamentela veniva mossa nè nei confronti degli organizzatori nè del cronometraggio Speed Pass. Anzi, ce ne fossero di organizzazioni così!

        La mia intenzione era, invece, quella di denunciare il comportamento dei giudici dell’UDACE di Ancona, in primis del presidente professore-ciclista ex-agonista De Fanis, e di aprire più in generale una discussione riguardo il metodo usato da questo Ente di Promozione Ciclistica per toglierci di torno nei percorsi lunghi, disponendo tempi massimi non conformi al Regolamento Unitario della Consulta, ciò anche contro la disponibilità degli organizzatori stessi.

       Confido che gli organi direttivi di tale Ente si sentano in dovere di intervenire e di confrontarsi sull’argomento.

       Da parte mia, con l’appoggio di tutti gli amici, aderenti, aggregati e simpatizzanti Senza Fretta, continuerò a "mettercela tutta" e battermi contro l’esclusione di noi ciclisti tranquilli dalle prove di gran fondo, più belle e più appaganti.

       Cordialmente,

pio@senzafretta.org       
coordinatore del Gruppo
      


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